Quali sono i luoghi de Il Guercino tra Bologna e Cento

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In foto: Di Guercino – Turner, Nicolas: The paintings of Guercino : a revised and expanded catalogue raisonné, Roma 2017, p. 557, Pubblico dominio

Il Guercino, pseudonimo di Giovanni Francesco Barbieri, è uno degli artisti più significativi del Barocco italiano, la cui produzione artistica ha lasciato un’impronta indelebile nella città di Bologna e nella sua città natale, Cento. La sua arte, caratterizzata da un uso audace del colore e da una profonda capacità espressiva, continua a suscitare ammirazione e studio. Il legame tra Guercino, Bologna e Cento offre una prospettiva unica per esplorare non solo l’opera dell’artista ma anche il contesto storico e culturale in cui visse e lavorò.

Questo articolo si propone di guidare il lettore in un viaggio tra i luoghi emblematici dove l’arte di Guercino si è manifestata in tutta la sua maestosità a Bologna, evidenziando le opere più significative conservate nella città, e a Cento, dove le sue radici si intrecciano a divenire fonte di ispirazione per molte delle sue creazioni. Attraverso un percorso dettagliato tra Bologna e Cento, si intende fornire una panoramica completa sulle tracce lasciate da Guercino, sottolineando quanto profondamente l’ambiente e le origini abbiano influenzato la sua produzione artistica.

Bologna: Le Opere di Guercino nella Città

La Pinacoteca Nazionale di Bologna è un luogo di grande rilievo per chi desidera immergersi nell’arte di Guercino. Questo museo ospita una raccolta significativa delle sue opere, tra cui spiccano capolavori come la “Madonna del Passero” e “San Sebastiano curato da Irene“. L’esposizione non solo celebra le diverse fasi della carriera dell’artista, ma fornisce anche un contesto dettagliato sulle dinamiche professionali e artistiche che hanno caratterizzato la sua bottega.

Museo Civico Medievale e Museo Civico d’Arte Industriale

Il Museo Civico Medievale e il Museo Civico d’Arte Industriale di Bologna giocano un ruolo cruciale nell’esplorare il contesto storico e artistico di Guercino. Opere come il “Busto di Papa Gregorio XV Ludovisi” di Bernini e il “San Michele Arcangelo che atterra il demonio” di Algardi, offrono una visione complessiva dell’ambiente artistico del tempo, influenzando e contestualizzando il lavoro di Guercino.

Chiesa di San Giovanni in Monte

La Chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna custodisce alcune delle opere più toccanti di Guercino, tra cui “San Francesco che contempla il crocifisso”. Questa chiesa non solo serve come custode di importanti pale d’altare, ma anche come testimone della profonda spiritualità e della maestria artistica del pittore.

Cento: Guercino e le Sue Radici

La Pinacoteca Civica di Cento rappresenta un punto di riferimento essenziale per chiunque desideri approfondire la conoscenza delle opere di Guercino. Questo museo ospita la più vasta collezione di lavori del Guercino e della sua bottega, offrendo ai visitatori l’opportunità di ammirare capolavori come “La cattedra di San Pietro” e “Cristo risorto appare alla Madre”. La recente riapertura dopo il restauro post-terremoto ha reso nuovamente accessibili al pubblico numerosi dipinti, sculture e affreschi, celebrando il legame indissolubile tra l’artista e la sua città natale.

Chiesa di San Biagio

La basilica di San Biagio, il principale luogo di culto di Cento, custodisce importanti opere di Guercino, tra cui “San Carlo Borromeo in preghiera” e “La consegna delle chiavi a San Pietro”. L’architettura della chiesa, che mescola elementi barocchi e rinascimentali, fornisce un contesto storico e artistico significativo per l’apprezzamento delle opere dell’artista. La chiesa ha subito importanti restauri nel corso dei secoli, inclusa una completa ricostruzione nel XVIII secolo, che ha preservato e valorizzato le opere d’arte contenute al suo interno.

Le Strade e le Piazze dedite a Guercino

Cento si distingue anche per le numerose vie e piazze che rendono omaggio a Guercino, creando un vero e proprio itinerario artistico all’aperto. Piazza del Guercino, insieme a vie come Via dei Gelsi e Via dei Tigli, sono esempi emblematici di come la città celebri il suo illustre cittadino. Questi luoghi non solo commemorano il legame di Guercino con Cento ma offrono anche ai visitatori l’opportunità di esplorare la città attraverso i suoi riferimenti culturali e storici.

Percorso tra Bologna e Cento: I Luoghi del Guercino

Il Santuario di Santa Maria Maggiore a Pieve di Cento, risalente al 1207, è un sito di notevole importanza storica e artistica. L’edificio attuale, una ricostruzione dei primi del XVIII secolo, conserva ancora l’abside originale del XIV secolo. Tra le opere qui conservate spicca “L’Annunciazione” del Guercino, un capolavoro del 1646 che mostra una rara iconografia dell’angelo ricevente istruzioni dal Padre Eterno.

Proseguendo verso San Giovanni in Persiceto, si trova la Collegiata di San Giovanni Battista, dove è possibile ammirare la pala d’altare “Sant’Antonio di Padova con il Bambino Gesù” di Guercino. Quest’opera si distingue per la sua espressività e dettaglio, arricchendo ulteriormente la visita con opere di altri artisti del periodo come Francesco Albani e Marcantonio Franceschini.

A Bologna, il Museo della Storia di Bologna, situato nel Palazzo Pepoli, offre un’immersione nella cultura e nelle trasformazioni storiche della città. Il museo presenta un percorso espositivo che include opere di Guercino, tra le quali spiccano quelle del periodo barocco. La Sala delle Acque, con la sua galleria multimediale dedicata ai canali bolognesi, e le numerose installazioni interattive arricchiscono l’esperienza, collegando il passato industriale di Bologna alle sue espressioni artistiche, tra cui spicca il Guercino.

Attraverso questo viaggio tra Bologna e Cento, abbiamo avuto modo di esplorare gli angoli più significativi della vita e dell’opera del Guercino, un artista che ha saputo imprimere la sua firma in ogni suo lavoro, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte italiana. Le opere, i luoghi e le chiese descritti sottolineano l’importanza della relazione tra l’artista e i contesti in cui ha vissuto e operato, dimostrando come il suo genio sia stato in grado di elevare la bellezza di Bologna e Cento a nuovi livelli di espressione artistica.